Garbatella 20/20
La città e la memoria
di Francesca Romana Stabile, Elisabetta Pallottino, Paola Porretta
Professore associato di Restauro architettonico, Dipartimento di Architettura, Roma Tre
Professore ordinario di Restauro architettonico, Dipartimento di Architettura, Roma Tre
Professore associato di Restauro architettonico, Dipartimento di Architettura, Roma Tre
Ricostruire, conservare e trasmettere l’eredità culturale dei luoghi è oggi un obiettivo condiviso da istituzioni, associazioni, comitati cittadini e operatori culturali. Ognuno, a diverso titolo e nelle rispettive discipline, si confronta con la memoria, individuale e collettiva, che segna gli spazi urbani stratificati, modellati sulla cultura dei gruppi sociali. Ragionare sul confronto città-memoria costituisce la necessaria premessa per la conoscenza e la promozione del patrimonio urbano, nell’auspicata prospettiva di una sua tutela e conservazione. In questa direzione è stato concepito il progetto Garbatella 20/20, pensato per contribuire alle celebrazioni dei cento anni dalla fondazione di un quartiere tra i più significativi per l’architettura romana degli anni Venti.
La borgata giardino Garbatella
Garbatella è uno dei più estesi e rappresentativi progetti di espansione residenziale promossi dall’Istituto per le Case Popolari in Roma. Fondata il 18 febbraio 1920 con l’obbiettivo di rispondere in tempi brevi alla pressante domanda di alloggi, il nuovo quartiere fu realizzato sui Colli di San Paolo e venne concepito come un intervento di singolare sperimentazione architettonica e sociale che intendeva mettere in relazione diverse utenze (operai, impiegati, baraccati, sfrattati) cui erano destinate differenti soluzioni abitative (villini, case a schiera, palazzine, alberghi suburbani).
Un gruppo di giovani architetti vicini a Gustavo Giovannoni (tra cui Innocenzo Sabbatini, Plinio Marconi, Camillo Palmerini, Giovan Battista Trotta e Giuseppe Nicolosi), guidati da Innocenzo Costantini, allora Direttore Generale e presidente del Servizio Tecnico dell’ICP, costruirono in pochi anni un quartiere che ancora oggi è espressione di una straordinaria qualità architettonica e urbana. Il tessuto edilizio, ispirato alle teorie inglesi delle garden city, fu organicamente integrato alla naturale orografia del terreno; i cortili dei singoli lotti vennero concepiti come spazi di aggregazione sociale e di attraversamento dell’intero quartiere; le soluzioni tipologiche standard, adottate per gli alloggi, furono declinate in molteplici varianti compositive; il disegno dei prospetti fu concepito come combinazione di apparati decorativi della più varia derivazione stilistica – evocazioni medioevali, declinazioni moderniste, memorie rurali, citazioni classiciste e barocche – che portò alla creazione di uno stile, poi definito dalla critica barocchetto.
Anche grazie al film Caro Diario di Nanni Moretti (1993), il quartiere ha acquistato nel tempo molta visibilità e spazio nell’immaginario collettivo nazionale e internazionale e le sue architetture con la varietà degli spazi aperti collettivi sono diventate parte integrante del patrimonio urbano di Roma.
Il centenario
Cento anni dopo la posa della prima pietra in piazza Benedetto Brin, il Dipartimento di Architettura di Roma Tre ha promosso il progetto Garbatella 20/20 per contribuire alle celebrazioni dell’anniversario della fondazione del quartiere. Con il sostegno di ATER Roma, Lazio DiSCo-Regione Lazio e Municipio Roma VIII, a partire dal 2019 sono state avviate nuove ricerche per aggiornare e integrare la storia di Garbatella, è stato organizzato un laboratorio didattico per gli studenti universitari, sono state promosse numerose attività interdisciplinari per la divulgazione della conoscenza del patrimonio storico e culturale del quartiere.
Nuovi studi
Grazie a un accordo di collaborazione scientifica, stipulato nel 2019 tra il Dipartimento di Architettura e l’ATER Roma, è stato possibile consultare documenti inediti conservati nell’archivio storico dell’ATER (ex Istituto per le Case Popolari in Roma)[1]: lo studio dei verbali del Consiglio d’Amministrazione, dei disegni, delle relazioni di dirigenti, progettisti e direttori dei lavori, degli atti di proprietà e di assegnazione degli alloggi ha permesso di integrare la conoscenza del patrimonio edilizio di Garbatella e, più in generale, del complesso e articolato programma di interventi architettonici realizzato a Roma negli anni Venti.
Parallelamente alle attività presso l’archivio storico dell’ATER, sono stati approfonditi anche gli studi già condotti sui documenti di progetto conservati nell’Archivio Storico Capitolino[2] ed è stato raccolto il materiale fotografico dell’Aerofototeca nazionale dell’ICCD, grazie al quale sono state puntualmente ricostruite le principali fasi di realizzazione del quartiere.
Tra arte e architettura: 100 studenti per Garbatella 100
In vista delle celebrazioni per il centenario è stato organizzato dai corsi di Restauro dell’ultimo anno delle lauree magistrali del Dipartimento di Architettura il Laboratorio didattico Garbatella 20/20 (docenti: E. Pallottino, P. Porretta, F.R. Stabile).
Il corso curriculare, che si è svolto tra marzo e settembre 2019, ha coinvolto più di cento studenti – insieme con dottorandi, laureandi e alcuni giovani dottori di ricerca – e si è avvalso della straordinaria partecipazione dell’artista Pietro Ruffo, con il quale è stata sperimentata per la prima volta una didattica integrata tra arte e architettura. Il lavoro svolto con gli studenti ha prodotto contenuti inediti per la conoscenza di Garbatella e ha restituito la ricchezza dell’identità urbana, architettonica e sociale del quartiere attraverso letture analitiche e composizioni artistico-figurative.
Le attività del Laboratorio hanno avuto per oggetto tutti i lotti storici di Garbatella e sono state articolate in: rilievi del patrimonio edilizio con la restituzione delle piante, dei prospetti e dei più significativi dettagli architettonici e decorativi; studio delle tipologie edilizie e abitative con l’elaborazione dei dati quantitativi utili per l’analisi dell’articolazione urbanistica (superficie del lotto e superficie coperta, cubatura totale, densità fondiaria); analisi della struttura architettonica degli spazi aperti e dei caratteri vegetali dei cortili; raccolta, e successiva elaborazione in grafici di sintesi, dei dati demografici e di quelli relativi alle proprietà immobiliari, a partire dalle rilevazioni statistiche effettuate dall’ATER e da Roma Capitale; analisi critico-interpretative della struttura architettonica e della composizione urbana; proposte progettuali e/o linee guida per il restauro, il ripristino e la rifunzionalizzazione, con particolare attenzione al rapporto tra spazi pubblici e spazi privati.
Alla fine del Laboratorio, gli esiti del lavoro sono stati raccolti nei Quaderni di Garbatella 20/20 (44 documenti monografici sui lotti storici del quartiere e 7 documenti su tematiche trasversali), in due mappe generali (tipi edilizi e spazi esterni) e in un tappeto urbano, concepito come sintesi grafica della planimetria di Garbatella e di una lettura astratta degli elementi vegetali dei cortili. Infine, storie e volti del quartiere sono stati raccontati con 44 interviste che gli studenti hanno realizzato con i residenti dei lotti storici.
Divulgazione e terza missione
Il lavoro degli studenti è stato inizialmente presentato in occasione della Biennale dello Spazio Pubblico (Roma, ex Mattatoio, 30 maggio-primo giugno 2019) e poi allestito in forma permanente presso l’hub culturale Moby Dick (Garbatella 20/20 – La città e la memoria, a cura di F.R Stabile, E. Pallottino, P. Porretta, inaugurazione il 18 febbraio 2020). Parte integrante della mostra permanente è il quadro La nuova gioventù (inchiostro su tela, 300×300 cm), realizzato Pietro Ruffo e ispirato alle attività sul territorio condotte dagli studenti. Parallelamente, il Dipartimento di Architettura ha promosso la divulgazione della conoscenza del quartiere anche con visite guidate, programmate per La Notte Europea dei ricercatori[3], e con la partecipazione agli incontri di studio e spettacoli teatrali, Il segno dell’utopia. Aspettando Garbatella100 (2019) e Staging Garbatella. Storie di un’utopia condivisa (2021) organizzati dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium[4].
In occasione della settimana di celebrazione del centenario, sono state organizzate altre attività di disseminazione culturale[5], tra cui un itinerario di visita con le tappe più significative della storia urbana e architettonica del quartiere (VENTI tappe perGarbatella 20/20, web app a cura del Dipartimento di Architettura e ATER Roma) e la mostra 1920-2020: le origini del quartiere attraverso i documenti dell’Archivio Storico dell’ATER (Roma, 21-29 febbraio 2020)[6].
Sempre nell’anno del centenario, il teatro Palladium – l’ex Cinema Teatro Garbatella progettato nel 1926-‘27 da Innocenzo Sabbatini e acquistato da Roma Tre nel 2001 – ha aperto la stagione teatrale con l’inaugurazione di un nuovo sipario, Damascato urbano (inchiostro su velluto, 1110×694 cm), e l’allestimento nel foyer dell’opera 6 Finestre su Garbatella (inchiostro su velluto, 516×260 cm), realizzati da Pietro Ruffo a partire dagli elaborati grafici degli studenti di Roma Tre.
I nuovi studi promossi dai corsi di restauro del Dipartimento di Architettura e la rinnovata attenzione per la borgata giardino in occasione del centenario sono stati, infine, anche il volano per avviare concreti progetti di valorizzazione e tutela del patrimonio edilizio, con la programmazione delle Linee guida per la tutela e la conservazione di Garbatella e l’apertura dei primi cantieri pilota di restauro[7].
Note
[1] Studio e la catalogazione dei documenti storici dell’archivio ATER Roma (per Roma Tre: responsabile F.R Stabile, coordinatore P. Porretta; per ATER Roma: responsabile A. D’Onofrio, coordinatore N. Stasio).
[2] Gli esiti della ricerca, condotta da F.R. Stabile a partire dagli anni Novanta, sono pubblicati nel volume Stabile F.R. 2019, La Garbatella a Roma. Architettura e regionalismo, Edizioni Quasar, Roma.
[3] Science trip, La Garbatella: un itinerario tra storia e memoria, La Notte Europea dei ricercatori-XIV edizione, 27 settembre 2019, a cura di F.R. Stabile e P. Porretta.
[4] Il segno dell’utopia. Aspettando Garbatella100, Fondazione Teatro Palladium Roma Tre, 20 dicembre 2019, a cura di L. Aversano con la partecipazione di S. Carandini, S. De Matteis, D. Gentini, P. Porretta, F.R. Stabile. Staging Garbatella. Storie di un’utopia condivisa, 15 luglio 2021, a cura di F.R. Stabile, P. Porretta, C. D’Aguanno.
[5] Sintesi della rassegna stampa sulle attività promosse dal Dipartimento di Architettura in occasione del centenario: I 100 anni di Garbatella, studenti al lavoro per la memoria di A. Chini, “Agenzia ANSA”, 17 febbraio 2020; Buon compleanno, Garbatella! Domani partono i festeggiamenti per i 100 anni dello storico quartiere romano: ecco il calendario degli eventi, “il Corriere della Città”, 17 febbraio 2020; Auguri Garbatella, “Il Tempo Roma”, 17 febbraio 2020; Garbatella fa 100 anni, si festeggia dal 18 al 23 febbraio: il calendario delle iniziative, “fanpage.it“, 17 febbraio 2020; I 100 anni di Garbatella, studenti al lavoro per la memoria, “Alto Adige”, 17 febbraio 2020; Garbatella 20/20 – La città e la memoria in mostra, “Avanti”, 21 febbraio 2020; Mostre a Roma: cosa fare nel weekend del 22-23 febbraio, “skytg24”, 21 febbraio 2020; Garbatella 20/20. Mostra e passeggiate per celebrare i 100 anni dello storico quartiere, “p+a professionearchitetto Eventi”, 21 febbraio 2020; Roma, per i 100 anni della Garbatella le immagini dell’archivio storico, “Corriere della Sera”, 22 febbraio 2020; Garbatella story La versione degli studenti di A. Paolini, “La Repubblica”, 22 febbraio 2020; Garbatella, per i cento anni mostra con i documenti storici di E. Dellapasqua, “La Repubblica Roma”, 22 febbraio 2020; Una mostra celebra i 100 anni della Garbatella, “Il Tempo Roma”, 23 febbraio 2020; Un secolo di Garbatella, la «borgata giardino» – In mostra progetti, mappe, testimonianze dello storico quartiere di C. Proietti, “Il Tempo”, 23 febbraio 2020; Garbatella 20/20. Una mostra rende omaggio allo storico quartiere di Roma di V. Muzi, “Artribune”, 25 febbraio 2020; Il regalo degli architetti di A. Bredice, “La Repubblica”, 26 febbraio 2020; TGR Lazio, Il sipario per il Teatro Palladium, servizio di R. Santilli (intervista a L. Aversano, F.R. Stabile, P. Ruffo, P. Porretta), 13 ottobre 2020; Opera sipario alla Garbatella, in “Il Giornale dell’Arte”, 5 dicembre 2020.
[6] Mostra a cura di ATER Roma, coordinatrice N. Stasio, con la consulenza scientifica di F.R. Stabile, E. Pallottino, P. Porretta.
[7] Le linee guida, in corso di ultimazione, sono l’esito dei lavori di un Tavolo tecnico promosso dall’Assessorato all’Urbanistica e Lavori Pubblici del Municipio Roma VIII, con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e il Dipartimento di Architettura di Roma Tre (gennaio 2020-in corso). A marzo 2021 si è concluso il primo cantiere pilota di restauro nel lotto 15, fabbricati 4-5, (coordinamento e supervisione: I. Delsere, funzionario architetto della Soprintendenza Speciale per il Municipio Roma VIII; progetto: ATER Roma; consulenza scientifica: F.R Stabile, P. Porretta con R. Rottura; realizzazione: MC Restauri s.r.l. con la consulenza del restauratore G. Casaril).
Immagini
Copertina: Biennale dello Spazio Pubblico (Roma, ex Mattatoio, 30 maggio-primo giugno 2019): Pietro Ruffo e gli studenti durante i lavori di allestimento della mostra Garbatella 20/20.
fig.1: Inaugurazione della Biennale dello Spazio Pubblico 2019: il rettore di Roma Tre, Luca Pietromarchi, con i docenti e alcuni studenti del Laboratorio Garbatella 20/20.
fig.2: Storie e volti di Garbatella: le interviste e i ritratti degli abitanti dei lotti storici, realizzati dagli studenti del Laboratorio Garbatella 20/20.
fig.3: Locandina dell’itinerario di visita VENTI tappe per Garbatella 20/20 (web app a cura del Dipartimento di Architettura e ATER Roma).
fig.4 : Le VENTI tappe per Garbatella 20/20 e, a sinistra, uno degli stencil lungo l’itinerario di visita sulla storia urbana e architettonica del quartiere.
fig.5: Teatro Palladium, 13 ottobre 2020: Luca Pietromarchi e Pietro Ruffo all’inaugurazione del sipario Damascato urbano, realizzato dall’artista romano a partire dagli elaborati grafici degli studenti del Laboratorio Garbatella 20/20 (inchiostro su velluto, 11,10×6,94 m).
fig. 6: Teatro Palladium, foyer: P. Ruffo, 6 Finestre su Garbatella (inchiostro su velluto, 5,16×2,60 m).