ACMA Workshop – JOÃO NUNES
Riciclare il pianeta. Paesaggi a “rifiuti” zero
Milano, 2 – 6 ottobre 2013
Soprattutto a partire dal dopoguerra abbiamo visto con curiosità nascere e crescere nelle nostre periferie innumerevoli collinette artificiali, discariche anche di grandi dimensioni che approfittavano spesso di spazi marginali dismessi dall’agricoltura o dalle attività estrattive. Gli scarti delle materie prime realizzati durante la produzione industriale e i prodotti stessi al termine del loro ciclo di vita trovavano lì al margine, lontano dalla vista della vorace società dei consumi, una collocazione che all’epoca si considerava appropriata. Superata l’iniziale fase di inconsapevolezza ambientale, le società occidentali sono ora proiettate verso nuovi modelli di produzione e consumo, volti a ridurre l’impronta ecologica, quindi il consumo di materie ed energia, con l’obiettivo del riciclo del prodotto nella sua totalità, approdando alla visione etica e sostenibile del ciclo chiuso. In attesa della conclusione dei cantieri dell’ ultimo inceneritore e della chiusura della restante discarica previsti entro il 2020, data limite indicata dalle direttive europee, le amministrazioni virtuose hanno già avviato politiche per il riciclaggio e il recupero che oggigiorno possono gestire con tranquillità il 70% dei rifiuti solidi urbani, smaltendo il rimanente attraverso impianti, i termovalorizzatori, che producono inoltre energia e calore. Con un piccolo aiuto delle tecnologie ambientali la “spazzatura” da scarto è divenuta una risorsa. Ma come il nuovo paradigma del consumo sempre più orientato ai beni immateriali modificherà le nostre abitudini di vita e formalizzerà gli spazi urbani? Come la rigenerazione e il riciclaggio possono trasformarsi in fatti sociali e produrre luoghi pubblici per i momenti di partecipazione attiva alla vita degli oggetti che ci accompagnano?