Meeting architecture VI | Richard Deacon / Eric Perry
13 ottobre 2014, h 18,00 conversazione, h 19,30 inaugurazione mostra | 3-2=1: Bridge, Bangle & Cornice 13 ottobre – 4 novembre 2014 | The British School at Rome | via Gramsci 71, Roma
Lunedì 13 ottobre 2014 alle ore 18.00, l’artista Richard Deacon e l’architetto Eric Parry — tra le figure più note nello scenario contemporaneo — aprono il secondo anno del programma della British School at Rome, Meeting Architecture, con una conversazione e una mostra: 3-2=1: Bridge, Bangle & Cornice.
Deacon e Parry collaborano da molti anni e questo evento è una rara occasione per sentirli parlare della natura della loro collaborazione, e presentare per la prima volta un’analisi di alcuni lavori realizzati insieme. Sarà Éric de Chassey, storico dell’arte francese e direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, a moderare l’incontro.
Meeting Architecture, a cura di Marina Engel, anche quest’anno torna a concentrarsi sul rapporto e sull’ibridazione tra architettura e altri processi creativi, con una serie di mostre-studio e di conferenze, tenute alla British School at Rome da protagonisti dell’architettura, dell’arte e del cinema.
Ancora una volta, Meeting Architecture cercherà di esaminare alcune convergenze e divergenze tra le discipline per quanto riguarda fonti di ispirazione, metodi di lavoro e obiettivi, con l’intento di capire come il processo creativo di una possa contribuire a influenzare e a sviluppare aspetti di un’altra: entrambi temi di estrema rilevanza per la natura multi-disciplinare della British School at Rome.
3-2=1: Bridge, Bangle & Cornice si concentra su tre diverse collaborazioni realizzate a Londra: il progetto che Deacon e Parry sono stati invitati a presentare per il concorso del Millennium Bridge (1996) — ponte pedonale che attraversa il Tamigi unendo la City con Banksite e la Tate Modern —, la collaborazione per la facciata del Finsbury Square building (1999-2001) di Eric Parry, e il loro acclamato progetto per ilSt James’s Gateway (2008-2013), nel cuore di Piccadilly Circus. Quest’ultimo ha visto l’integrazione della scultura di Deacon con la facciata dell’edificio: una cornice di 25 metri decorata con una sinfonia di colori che riflette l’attività e la vitalità di Piccadilly Circus.
In mostra, dal 13 ottobre al 4 novembre 2014, una documentazione che presenta maquette — tra cui un modello del progetto per il Millennium Bridge realizzato appositamente per l’occasione —, disegni, lavori su carta — tra cui una selezione di pitture su carta di Richard Deacon —, due testi dell’artista e dell’architetto, la loro corrispondenza, fotografie e film.
Richard Deacon (1949), scultore e scrittore, vive e lavora a Londra. Vincitore del Turner Prize, è tra gli artisti più conosciuti a livello internazionale e negli ultimi trent’anni le sue opere sono state esposte nei principali musei di tutto il mondo. Nel 2007 ha rappresentato il Galles alla Biennale Arte di Venezia e nel 2012 ha partecipato alla Biennale Architettura di Venezia. Un’importante retrospettiva sul suo lavoro, The Missing Part, è stata presentata nel 2010-2011 in Francia e Germania, e un’ampia rassegna è stata ospitata alla Tate Britain all’inizio del 2014. Una raccolta di suoi scritti, So, If, And, But. Writings 1970-2012 è stata pubblicata in inglese e in tedesco (Richter Verlag, 2014) e del 2014 è il film di Claudia Schmid Richard Deacon — In Between, dedicato al suo lavoro. Recentemente alcune sue opere pubbliche sono state inaugurate a Singapore (Upper Strut, 2011, commissionata da Louis Vuitton), a Londra (Piccadilly, 2013, in collaborazione con Eric Parry), a Winterthur (Footfall, 2013, commissionato dagli Amici del Museo di Winterthur) e a Gjøvic in Norvegia (Gripping, 2014, commissionata dalla Sparebankstiftelsen DNB). Deacon è inoltre professore all’Accademia di Belle Arti di Dusseldorf.
Eric Parry (1952), architetto, vive e lavora a Londra. Nel 1983 fonda lo studio Eric Parry Architects, divenuto uno dei più noti del Regno Unito, con cui ha realizzato numerosi progetti soprattutto a Londra, destinati alla riqualificazione di diverse aree del centro. Tra i principali lavori si segnalano: l’Holburne Museum of Arts a Bath (2002-2011) e il complesso del St Martins-in-the-Fields (2002-2008) in Trafalgar Square a Londra. È stato candidato allo Stirling Prize nel 2003 con il progetto dell’edificio in Finsbury Square (Londra) e nel 2003 con quello in Aldermanbury Square (Londra). Oltre a lavorare per la Eric Parry Architects, fa parte di numerosi comitati, tra cui il Royal Academy Architecture Committee, il Mayor’s Design Advisory Panel e il consiglio della British School at Rome. È stato membro dell’Arts Council of England’s Visual Arts and Architecture panel, ha presieduto il RIBA Awards Group ed è stato presidente dell’Architectural Association. Ha insegnato inoltre architettura all’Università di Cambridge, alla Graduate Design School della Harvard University e al Tokyo Institute of Technology.
Meeting Architecture prosegue nel suo secondo anno di programmazione con esposizioni e incontri che vedranno protagonisti: lo storico dell’architettura francese Jean-Louis Cohen, che parlerà della creatività nell’architettura britannica in tempo di guerra (dicembre 2014); l’architetto olandese Wouter Vanstiphout, del collettivo di storici dell’architettura Crimson Architectural Historians, che discuterà del rapporto tra creatività e politica (febbraio 2015); Dante Ferretti, lo scenografo italiano per tre volte premio Oscar, che illustrerà l’impatto dell’architettura sul suo lavoro e presenterà alcuni dei suoi disegni (marzo 2015); gli artisti Alfredo Pirri e Thomas Schütte che analizzeranno la relazione delle proprie ricerche con l’architettura attraverso una conversazione e una mostra-studio (maggio 2015).
Meeting Architectureè realizzato in collaborazione con il Royal College of Art che ospiterà alcuni eventi a Londra.
Per maggiori informazioni si rimanda alla brochure.