UNA RETE DI CULTURA SOSTENIBILE Strategie (inter)nazionali sulla sostenibilità e il ruolo dei giovani ricercatori
Dottoranda di Ricerca in Architettura, Città e Paesaggio, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Roma Tre
Il seminario internazionale fa parte del progetto “Sostenibilità in Azione: Change Makers e Cultura per la Sostenibilità,” promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e l’Università Bicocca di Milano. L’obiettivo del seminario è favorire un confronto su scala nazionale e internazionale riguardo all’implementazione delle Strategie Nazionali per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) e alle azioni a livello urbano nell’ambito del Next Generation EU. Nel corso della giornata del 15 novembre si sono esplorate iniziative, progetti e ricerche relative a partecipazione e sostenibilità, territori e città sostenibili, e finanza sostenibile ad impatto. Sono state affrontate tematiche che saranno approfondite durante una scuola di “Change Makers” con l’obiettivo di creare una rete nazionale di giovani studiosi della sostenibilità e dei temi dell’Agenda 2030, rappresentando così una delle principali eredità del progetto. La giornata ha incluso l’esposizione di una serie di manifesti dedicati alle ricerche dei dottorandi. Attraverso sessioni di lavoro in plenaria e workshop tematici, il seminario si è proposto di rispondere a diverse domande relative alla sostenibilità.
15 novembre 2023, aula Magna, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi Roma Tre.
Change Makers, Sostenibilità in Azione. Per una rete di giovani ricercatori sulla sostenibilità
Seminario internazionale in collaborazione con MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
L’introduzione alla giornata e al tema del seminario è curata da Silvia Grandi (Direttrice Direzione Economia Circolare), Giovanni Longobardi (Direttore del Dipartimento Architettura Roma Tre) e Giovanni Caudo, (Coordinatore del Progetto e docente di Urbanistica nel Dipartimento), facendo appello allo spirito dei giovani che vogliono essere nel centro della transizione energetica, economica e sociale. A seguire, durante la sessione mattutina, sono intervenuti sei ospiti, portando in plenaria il discorso della Strategia dell’Agenda 2030, la territorializzazione, localizzazione e misurazione degli SDGs, la partecipazione dei vari stakeholders nelle strategie e azioni di sostenibilità e il ruolo essenziale dei giovani nel processo della transizione ecologica.
Stefano Marta (Coordinatore Territorial Approach to SDG’s Center for Enterpreneurship SMEs Regions and Cities, OECD) ha presentato vari dati allarmanti con un focus sulle criticità del SDG11: Sustainable cities and communities come, ad esempio, la emergenza abitativa e il consumo energetico nelle città europee, concludendo con la presentazione di 5 fattori abilitanti per il raggiungimento degli SDGs da parte di OECD.
Daniele Taurino (Coordinatore della rete “Youth, Peace and Security” presso il European Youth Forum) ha sottolineato l’esigenza cruciale di attivare risorse e persone verso una politica sostenibile e di “liberare le risorse da dove vanno allo sfruttamento del pianeta e impiegarle al miglioramento della qualità di vita e l’ecologia”.
Di seguito il discorso di Martino Miraglia (UN-Habitat a Nairobi, Kenya), mirato alle diverse dimensioni della localizzazione degli SDGs a livello globale e nazionale. Ha accennato la difficoltà dei processi di organizzazione e coordinamento, ovvero l’esigenza di attivare la volontà di collaborare ma anche il ruolo cruciale della accademia e del coinvolgimento dei giovani ricercatori, soprattutto nella declinazione locale degli SDGs e nella produzione e diffusione di dati rilevanti.
Alessandro Rainoldi (Capo dell’Unità “Sviluppo territoriale” presso la Commissione europea), si occupa di politiche regionali, urbane, rurali e dell’innovazione e ha invece inquadrato la localizzazione degli SDGs da un punto di vista strategico, facendo riferimento al contributo dei Voluntary Reports nella condivisione di dati significativi. Con il suo focus sugli indicatori utilizzati per misurare gli SDGs ha soffermato l’attenzione all’interpretazione e lettura corretta degli indicatori a seconda dei dati desiderati per poi facilitare una selezione rappresentativa ed efficace.
Paola Marrone (Referente Università Roma Tre per la RUS-Rete Università per la Sostenibilità della CRUI), ha mostrato in plenaria il modo in cui il ruolo delle Università e la partecipazione della comunità accademica nelle politiche per lo sviluppo sostenibile si sono evoluti negli ultimi decenni, con un focus sul ruolo del RUS, in particolare nell’ambito dell’Agenda 2030 e del suo aspetto di territorializzazione.
La sessione mattutina si è conclusa con il gentile intervento a distanza da parte di Krista Kampus, Excecutive director della città di Tallin, che è stata premiata Capitale verde Europea 2023. Il suo discorso ispirante sul quadro strategico sostenibile della città di Tallin, degli obiettivi SDGs, del modello di governance partecipativo e delle azioni urbani sostenibili, ha evidenziato la necessità di una organizzazione e collaborazione, attivando gli attori e le risorse tramite un modello di governance multilivello.
Prima di proseguire con i tre seminari tematici, Alice Siragusa, esperta di politiche sulle strategie di sviluppo sostenibile, ha approfondito il tema della misurazione degli SDGs a livello locale, utilizzando diversi indicatori, con una notazione introduttiva interessante sul fatto che gli SDG non includano tematiche specifiche sulla cultura, per il motivo che ogni paese – ma anche ogni singolo luogo spesso – porta una cultura diversa, la quale non potrebbe –e non dovrebbe – essere uniformata.
Il Workshop 1 del tema “Partecipazione per lo sviluppo sostenibile”, con Mara Cossu (MASE) come Chair, coordinato da Giulio Moini (Sapienza Università di Roma) e completato dal panel che ospitava Cinzia Davoli (Città Metropolitana di Milano), Bianca Poti (Ricercatrice Associata CNR IRCRES), Massimo Pallottino (Caritas Italiana) e Davide Caselli (Ricercatore Università degli Studi di Bergamo) ha proposto diversi progetti e processi di inclusione di stakeholders nello sviluppo sostenibile, nelle città e i territori, accennando il ruolo del tempo dedicato ai processi partecipativi, degli esperti al fianco delle amministrazioni, fino all’ottimizzazione dell’organizzazione dei processi partecipativi.
Durante il Workshop 2, a tema “Territori e città nella sostenibilità”, costituito da Mauro Baioni (Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura) come Chair, Anna Bombonato (MASE) come coordinatrice e dal panel di discussione composto da Lucia Ferroni (Città Metropolitana di Bologna), Massimo Piacenza (Città Metropolitana di Roma), Consuelo Nava e Giuseppe Mangano (Prof.ssa e Arch.Rtda Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha trattato la territorializzazione della Strategia Nazionale e Regionale e le Agende Metropolitane per lo sviluppo sostenibile, sottolineando ancora una volta il ruolo cruciale della co-progettazione in merito alle politiche di sostenibilità sul territorio.
Infine, il Workshop 3, a tema “Finanza sostenibile ad impatto”, formato da Greti Lucaroni (MASE, Sogesid Spa) come Chair, Luigi Corvo (Università degli Studi di Milano Bicocca) e da Paola Bongini (Prof.ssa presso Università degli Studi di Milano Bicocca), Giulio Pasi (Policy Officer Social and Sustainable Investments European Commission) e Bianca Polidoro (Business Development and external Relations Director) nel panel di discussione. Il workshop ha affrontato il tema presentando strumenti di valutazione dell’efficienza di imprese green e rivelando la direzione sociale che il modello economico e la finanza possano adottare in relazione ai loro impatti.
Non può mancare una menzione al contributo prezioso delle dottorande e dei dottorandi che hanno condiviso parte della loro ricerca nel formato di manifesti esposti nell’aula della conferenza.
I contributi di tutti gli ospiti e i discorsi che sono svolti durante la giornata hanno reso chiare le sfide per il futuro che riguardano il modello di governance partecipativa. Questo modello richiede un coinvolgimento di attori multidisciplinare, la chiarezza degli incentivi della finanza sostenibile e l’acquisizione di dati a livello locale – ovvero a livello della città, del quartiere e dell’isolato – che altrimenti, in molti casi, rappresentano una situazione meno inclusiva e rappresentativa della realtà. La chiusura del convegno è consistita nel lancio di un progetto più ampio attraverso l’introduzione della prossima attività, quella della scuola a Terni, che si volgerà ad Aprile con la partecipazione dei giovani ricercatori.
Bibliografia
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS). Aggiornato e revisionato al 2022 approvato con Delibera CITE il 18 settembre 2023