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Barcellona e il diritto alla città
di Juana Furió
Dal 1850 la trasformazione urbana di Barcellona è stata legata a una serie di grandi eventi internazionali che funsero da biglietto da visita per entrare a far parte della costellazione di città moderne, così come per colmare le carenze di pianificazione e servizi destinati a una popolazione in costante crescita. Nel corso degli anni le inversioni pubblico-privato hanno stabilito una dinamica di rafforzamento reciproco sia per i grandi progetti sia per quelli “chirurgici” di minore rilievo che, dal 1986, hanno risanato zone emarginate al fine di renderle più sicure e attraenti per i loro abitanti. L’eliminazione delle vecchie leggi degli affitti che proteggevano i locatari ai fini di fare della casa un bene di mercato, insieme al richiamo al capitale estero per sostituire gli investimenti pubblici sono stati considerati un fattore di diseguaglianza e rientrano nel fenomeno della gentrificazione. I movimenti sociali contro l’esclusione e per il diritto a un alloggio decente aumentano in proporzione al numero di quartieri colpiti dalla mutazione di Barcellona in città di vacanze dove i residenti sono espulsi dai loro appartamenti in affitto che saranno trasformati in alberghi e appartamenti turistici. Questo è il momento chiave per pensare al diritto alla città e ai doveri delle autorità di proteggerlo e garantirlo davanti i flussi finanziari che rifiutano qualsiasi controllo.
Since 1850 Barcelona’s urban transformation has been linked to big international events to be used as a calling card so as to count among the constellation of modern cities and to correct planning and services deficiencies for a constantly growing population. Along the time public and private investments stablished a mutually- reinforcing dynamic both for big projects and for minor “chirurgical” interventions, which, since 1986, cleaned up marginalized areas to become safer and attractive to their inhabitants. The removal of laws protecting tenants to make housing a market asset together with the appeal to foreign capital to replace public investments has been considered a factor of inequality, encompassed within the global phenomenon of gentrification. Social movements against exclusion and for the right to decent housing increased proportionally to the growing number of neighborhoods affected by Barcelona’s switchover in a holiday town where residents are expelled from their rented houses due to their conversion into hotels or turistic appartments. This is the key moment to think about the Right to the City and public authorities’ duty to protect and guarantee it in front of blind financial flows that reject any control.
Juana Furió nasce a Valencia (Spagna) nel 1962. Consegue la laurea in Filologia romanica nel 1987 presso l’Università di Barcellona; nel 1995 consegue il Dottorato in giornalismo presso l’Università autonoma di Bellaterra e nel 2017 ottiene un Master in Fotogiornalismo presso la Mittuniversitetet di Sundsvall (Svezia). Dal 1987 documenta fotograficamente la trasformazione urbana di Barcellona.