Questo numero de iQuaderni di UrbanisticaTre presenta temi, approcci e metodi utilizzati nei lavori di Tesi di dottorandi e addottorati formatisi presso il Dipartimento di Studi Urbani (DipSU) dell’Università degli Studi Roma Tre, confluito da qualche mese nel più ampio Dipartimento di Architettura. La mappatura di queste esperienze intende costituire una prima riflessione e un bilancio sulle modalità del “fare ricerca” che hanno caratterizzato un tempo lungo, quindici cicli a partire dalla fine degli anni ‘90, componendo di volta in volta l’esigenza di una libertà nei percorsi individuali con la fisionomia generale dei Dottorati. Riflessione tanto più cruciale nell’attuale fase che vede una significativa ridefinizione degli ordinamenti universitari, che ha coinvolto il DipSU e il Dottorato in Politiche Territoriali e Progetto Locale. Il quaderno si propone qundi di portare a sintesi una stagione accademica e di ricerca ormai conclusasi entro una piattaforma editoriale, UrbanisticaTre, figlia di quella stagione.
Il DipSU, nato nel 2002 dall’esperienza del Dipartimento di Progettazione e Scienze dell’Architettura, ha svolto ricerche sulle forme della città contemporanea e sull’organizzazione del territorio ed ha stretto rapporti con Università ed istituzioni di ricerca internazionali. Fin da principio il DipSU si è presentato come un Dipartimento a carattere interdisciplinare superando una dimensione specialistica, con docenti e ricercatori provenienti da diversi settori disciplinari2 e attivi in associazioni internazionali di esperti nei settori della pianificazione e della riqualificazione urbana, territoriale ed ambientale. Il Dipartimento ha concentrato la propria attività nella sperimentazione di nuovi metodi per la conoscenza, nell’analisi e interpretazione dei fenomeni urbani, e delle loro ricadute territoriali,
per innovare e migliorare gli strumenti di pianificazione, programmazione e progettazione delle città e del territorio. Ha sostenuto pratiche che sempre più si vorrebbe tendessero a una maggiore trasparenza attraverso metodi innovativi di comunicazione e di coinvolgimento della società civile, per una gestione consapevole e più efficace degli strumenti stessi e, in particolare, delle pratiche negoziali che si sono andate affermando nel campo negli ultimi anni.
Lo spirito d’interdisciplinarietà coltivato nel DipSU ha contaminato il Dottorato in Politiche territoriali e progetto locale, istituito nel 1997, dove si sono aperte le porte a laureati in materie anche molto lontane da quelle rappresentate dai docenti del Dipartimento (es. economia, geografia, sociologia, etc..) e, se possibile, fuori dal contesto romano e italiano. Nel 2006 il Dottorato è confluito nella Scuola dottorale Culture e trasformazioni della città e del territorio, che si è riconosciuta in diversi obiettivi: la formazione nello studio dei processi formativi, costruttivi e gestionali della città e del territorio, delle arti visive e performative, nonché dei metodi e delle modalità del recupero, tutela e conservazione dei relativi patrimoni storico-culturali. Per effetto della L.240/2010 dal primo gennaio 2013, con l’istituzione del Dipartimento di Architettura, nel quale sono confluiti i dipartimenti di Studi Urbani e di Progettazione e Studio dell’Architettura dell’Università di Roma Tre, il dottorato in Politiche territoriali e progetto locale ha visto esaurire le attività con il proprio nome. Il XXVIII ciclo chiude un periodo di attività durato quasi vent’anni in cui i dottorandi hanno visto riconosciuti gli impegni nella ricerca a livello internazionale e “locale”.
(…) Viviana Andriola & Nicola Vazzoler