iQuaderni #11

 

U3 iQuaderni #11

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ottobre-dicembre 2016

a cura di
Carlotta Fioretti

 

Nota Etica | Publication ethics
Processo di peer-review | Peer-review process
Revisori QU3 | QU3 Reviewers

L’immigrazione è probabilmente uno dei temi più rilevanti all’interno del dibattito odierno sulle città italiane. Il fenomeno è cresciuto di intensità negli ultimi vent’anni, diventando una realtà consistente che ha un impatto importante dal punto di vista sociale, economico e anche territoriale. Questo è particolarmente vero per una regione come il Lazio, nel 2016 seconda in Italia (dopo la Lombardia) per numero di residenti stranieri, pari a 645.159 persone. Gli studi urbani e la ricerca urbanistica si occupano ormai da alcuni anni in maniera crescente del tema “immigrazione e città”. Quello che forse è meno noto, sia nel dibattito pubblico che in quello specialistico, è che più della metà del fenomeno migratorio in Italia riguarda i centri urbani minori. Questo volume monografico de “I Quaderni di Urbanistica Tre” raccoglie il lavoro di ricerca fatto dall’Unità di Ricerca dell’Università Roma Tre nell’ambito del PRIN “Piccoli Comuni e Coesione Sociale. Politiche e pratiche urbane per l’inclusione sociale e spaziale dei migranti”, e rappresenta un tentativo inedito di raccontare il fenomeno migratorio nella regione Lazio attraverso le pratiche e politiche di inclusione degli immigrati nei piccoli centri urbani. La ricerca PRIN si è svolta tra il 2013 e il 2016, e ha coinvolto sei unità di ricerca con prospettive disciplinari diverse (pianificazione e politiche urbane, sociologia, antropologia e demografia) per indagare in maniera integrata il fenomeno migratorio nei piccoli comuni in diverse aree territoriali del paese. L’obiettivo generale della ricerca era quello di fornire elementi conoscitivi e strumenti operativi per una gestione innovativa delle “società delle diversità” nei comuni di piccola dimensione che devono far fronte a una significativa e crescente presenza di residenti stranieri, rafforzandone le capacità di consolidare la coesione sociale e spaziale (per una discussione dei risultati della ricerca nazionale vedi Balbo 2015).
L’indagine condotta dall’Unità di Ricerca Roma Tre si è focalizzata sull’area romano-laziale, esplorando innanzi tutto il contesto politico e amministrativo regionale, individuando le principali leggi, politiche e gli attori che costituiscono il sistema di governance dell’immigrazione (vedi Fioretti et al, 2014; Cremaschi & Fioretti 2015).

Inoltre si è ricostruita la strutturazione territoriale del fenomeno, nel tentativo di capire le principali geografie dell’immigrazione (idem) e individuare alcuni comuni che ne rappresentassero la varietà. Questi sono stati oggetto di studio approfondito tramite un approccio misto, ma prevalentemente qualitativo, con un importante lavoro di campo che ha permesso tramite lo strumento dell’intervista e dell’osservazione partecipante di esplorare il tessuto sociale e far emergere i sistemi di incorporazione locale dei migranti.
Il presente numero de iQuaderni di UrbanisticaTre dà conto precisamente di questo lavoro di approfondimento fatto su otto comuni del Lazio, più o meno piccoli, restituendo una ricerca che è prima di tutto empirica ed esplorativa. Questo taglio ha una sua precisa ragione d’essere, per riempire il vuoto dato dal fatto che il fenomeno migratorio nei centri minori del Lazio è oggi assolutamente poco studiato. Uno sforzo in questo senso è stato fatto in anni recenti dall’unico importante osservatorio sul fenomeno: il rapporto annuale curato dal Centro Studi e Ricerche Idos, promosso da istituzioni laiche e religiose locali. Le edizioni più recenti dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni hanno infatti lasciato sempre più spazio alle indagini nei territori della ex Provincia di Roma e, in maniera ancora timida, in alcune realtà della regione (cfr. ad esempio Centro Sudi e Ricerche IDOS, 2016). Oltre a questo contributo sistematico, si trovano rari casi di pubblicazioni su immigrazione e centri minori, e spesso si tratta di ricerche con tagli molto specifici (ad esempio Ricci 2012 sul riuso dei centri storici, Omizzolo 2010 sui lavoratori agricoli indiani di Latina, Weber 2004 e Cingolani e Piperno 2005 sui romeni in Provincia di Roma).

(…)

C. Fioretti


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